Un manifesto per dire basta ad ogni guerra, ogni conflitto ed ogni violenza
«Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare. Trattando con buona volontà e con rispetto dei reciproci diritti si accorgeranno che ai sinceri e fattivi negoziati non è mai precluso un onorevole successo».
(Pio XII, Appello radio «ai governanti ed ai popoli nell’imminente pericolo della guerra» 24 agosto 1939)
Noi crediamo che tutte le controversie che possono sorgere tra le nazioni o all’interno di una stessa nazione, possano e debbano essere affrontate con il dialogo e non con la violenza. I differenti punti di vista spesso risentono della storia, le culture, le esigenze, le sofferenze ed i problemi che ogni parte sperimenta; di questo bisogna avere rispetto. Questo non significa dimenticare o disconoscere gli errori ed i torti commessi e subiti, ma cercare di superarli per il bene di entrambe le parti, nel rispetto dei reciproci diritti.
Tutti, in particolare gli uomini di governo ed i rappresentanti delle istituzioni internazionali, sono chiamati a collaborare ai tentativi di dialogo tra i contendenti, per evitare una possibile guerra, o per porre fine ad una in corso.
Anche se spesso questo dialogo sembra impossibile, bisogna effettuare ogni sforzo, ogni sincero tentativo, ogni fattivo negoziato, nel rispetto delle persone, dei popoli e delle istituzioni in gioco.
Nessuno può tentare di trarre profitto da situazioni di tensione, conflitto, violenza o di guerra, né tantomeno di alimentare le tensioni per procurarsi un proprio vantaggio; chi lo fa si rende co-responsabile delle stesse violenze commesse.
Per questo diciamo STOP alla guerra in Ucraina ed in Russia; STOP alla guerra a Gaza ed Israele. Basta uccisioni, sofferenze e distruzioni.
L’Unione Europea, gli USA, la Cina e le altre nazioni, le istituzioni internazionali come l’ONU e la NATO devono fare ogni sincero sforzo per trovare una soluzione pacifica a questi conflitti, facilitando il dialogo e la reciproca comprensione dei diversi punti di vista ( che sono costruiti sulla storia, le culture, le esigenze, le sofferenze ed i problemi che ogni parte sperimenta)
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